La Domus Aurea
Appuntamento
Uscita Metro Colosseo
Durata 2,00H
Contatti
La Domus Aurea è uno dei complessi architettonici più straordinari dell’antichità, un unicum in termini di estensione (60 ettari) e lussuosità decorativa che, non a caso, ne determinò l’appellativo di Casa Dorata.
Maestosa residenza dell’imperatore Nerone, la Domus Aurea era caratterizzata da un complesso eterogeneo di edifici che si estendeva sulle alture dei colli Palatino ed Esquilino, lungo le pendici del Celio e nella vasta valle compresa tra questi colli: padiglioni, ninfei, orti demandati alla coltivazione, ampie aree boschive, nuclei residenziali, dislocati su una superficie talmente estesa che romani percepivano il complesso come “una città nella città”. Il progetto venne avviato dopo il grande incendio del 64 d.C., sfruttando le ampie aree resesi disponibili a seguito del devastante rogo, e si configurò come ampliamento del primo ambizioso progetto di costruire un
vasto complesso residenziale, ribattezzato Domus Transitoria, con l’obiettivo di collegare il nucleo degli edifici imperiali del Palatino e i possedimenti del demanio imperiale sull’Esquilino. La damnatio memorie che condannò Nerone all’oblio dei secoli segnò ineluttabilmente anche il destino del
complesso, che poco a poco sparì sotto la costruzione di nuovi maestosi edifici: dall’Anfiteatro Flavio nel sito dell’antico stagnum Neronis, alle terme di Traiano sopra il nucleo del Colle Oppio.


Ed è proprio il padiglione sul Colle Oppio, che viene abitualmente identificato oggi con l’intera Domus Aurea, il più importante nucleo conservatosi: l’architetto Apollodoro di Damasco lo sfruttò, infatti, come sostruzione artificiale delle grandiose Terme volute e inaugurate da Traiano nel 109. Sepolto e occultato, il padiglione deve quindi la sua conservazione proprio alle trasformazioni traianee, ma al suo interno nulla o quasi si conserva dei meravigliosi rivestimenti parietali e pavimentali in lastre di marmi policromi, che furono completamente rimossi dalle maestranze di Traiano prima che le sale venissero riempite di terra. La riscoperta della Domus Aurea avviene a distanza di secoli, quando, alla fine del Quattrocento, artisti e antiquari s’imbattono, inizialmente quasi per caso, negli ambienti, ormai sotterranei (grotte), della reggia di Nerone e vengono attratti dalle ricche decorazioni miracolosamente conservate, da cui traggono ispirazioni che daranno origine al fortunato genere delle “grottesche”, celebrato negli affreschi del Pinturicchio e di Raffaello, le cui firme graffite o tracciate a nerofumo sulle pareti della Domus testimoniano ancora oggi il ricordo della visita. La Domus Aurea resta ancora oggi un complesso archeologico suggestivo e ricco di fascino evocativo. La visita guidata ci condurrà alla scoperta dello straordinario padiglione orientale, attraverso gli ambienti sopravvissuti, riscoprendone tutta la maestosità.
Itinerario
La Domus Aurea Accessibilità: la passeggiata è parzialmente accessibile per le persone con problemi di mobilità. In caso di maltempo, ogni annullamento o variazione verrà prontamente comunicata ad ogni partecipante.