Il Ghetto ebraico

Appuntamento

Piazza Mattei, presso la Fontana delle Tartarughe

Durata 1,30H

Contatti

3487704963
 passeggiandoconsilvia@gmail.com
Un quartiere tra i più affascinanti di Roma, dove bellezza e tragicità sono sorelle gemelle: il Ghetto ebraico. Una storia millenaria che attraversa i secoli, costruita sulle rovine di monumenti antichi e bagnata dal biondo Tevere. 
La parola ghetto, con cui oggi è comunemente indicato questo quartiere di Roma, ha un’origine incerta e non documentata, rispetto a cui sono state spese pagine e pagine di inchiostro.
L’etimologia tradizionale fa risalire il termine ghetto ad un toponimo veneziano che designava un’antica area di fonderie di cannoni, chiamata ghetto in riferimento alla gettata di metallo fuso, già prima che questa divenisse l’area di segregazione ebraica della città lagunare. Qui, quando fu istituito il più antico ghetto italiano nel 1516 nei pressi della fonderia, la parola andò ad indicare per estensione l’intero quartiere. Nel caso di Roma, tuttavia, quando il Ghetto venne ufficialmente istituito nel 1555 ad opera di papa Paolo IV Caiafa con la bolla Cum nimis absurdum, esso era riferito col termine evocativo di “serraglio”, che pienamente indicava la morsa in cui gli ebrei sarebbero stati schiacciati nei secoli successivi. 
Ma la storia del Ghetto di Roma non comincia così.
“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre” Primo Levi
 
Oggi è un quartiere dove si respira ancora il profumo della vecchia Roma, e si resta inebriati passeggiando per i suoi vicoli pittoreschi, tra gli scorci delle rovine del Portico d’Ottavia e dei suoi propilei e nell’aria il sapore della cucina tradizionale. La mattina presto, o colorato dalla rossastra luce del tramonto, il quartiere incanta e ci riporta indietro nel tempo. Eppure così tanta bellezza porta cicatrici incise sulla pelle, profonde, ingiuste, che bruciano ancora oggi. Questo è il cuore del Ghetto, pulsante, orgoglioso e pieno di vita, ma che ricorda il proprio passato, quando sanguinava. Un passato talmente duro che fa male a ricordarlo ma non si può non farlo. Così Via di Reginella mostra le tracce degli antichi cardini che comprimevano la comunità all’interno dei suoi confini coatti e le vie sembrano echeggiare ancora le grida di quella mattina del 16 ottobre 1943, quando la vita al Ghetto cambiò per sempre. Ma la storia del Ghetto di Roma non finisce così. La passeggiata ripercorrerà la storia della comunità ebraica a Roma, dall’antico Impero romano all’istituzione del Ghetto, all’epoca del Fascismo, attraversando i vicoli e le stradine più caratteristiche del quartiere e cercando dettagli di storia e bellezza. 
 

Itinerario

Piazza delle Tartarughe, resti antichi cardini dei portoni, via di Reginella, Piazza Costaguti, Piazza delle Cinque scole, Via del Portico d’Ottavia, resti romani del Portico d’Ottavia, via di Sant’Angelo in Pescheria, Largo 16 ottobre 1943, Ghettarello, Sinagoga (esterno), Chiesa di San Gregorio (esterno)
Accessibilità:
Questo evento è accessibile alle persone con disabilità motoria.
In caso di maltempo, ogni annullamento o variazione verrà prontamente comunicata ad ogni partecipante.

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